L’OBIETTIVO: la posta in gioco

L’OBIETTIVO: la posta in gioco

1, 2, 3 MATTONCINI DI STORYTELLING
L’OBIETTIVO: la posta in gioco

2° – L’obiettivo di una buona storia è quello di trascinare il lettore (spettatore, ascoltatore, ecc…) in un turbine meraviglioso, catturandolo e teletrasportandolo in un fantastico viaggio oltre i confini dello spazio tempo (wow, che fatica :p).
Uno dei motivi per cui avviene questo “teletrasporto emotivo” è proprio grazie al rispecchiarsi dello spettatore/ascoltatore/lettore ecc. nell’obiettivo perseguito dal protagonista della storia in questione.
Immaginiamo il nostro protagonista (ricordando anche il vero significato di tale parola, ovvero “primo combattente”), con il suo ben noto obiettivo da raggiungere e poniamoci questa domanda: “perché è così indispensabile che il protagonista raggiunga tale obiettivo?” [Fonte: L’ABC della drammaturgia].
La risposta a questa domanda è TUTTO!
Questo TUTTO è definito “posta in gioco”, ovvero ciò che il protagonista rischia di perdere o che può ottenere perseguendo il proprio obiettivo! Può trattarsi della sua stessa vita o di quella delle persone che ama; può trattarsi di un bene materiale o di un bene di natura psicologica, come la fama, la libertà, la dignità.
Ciò che conta è che sia un qualcosa di natura universale, qualcosa di evidente e di talmente importante da giustificare tutti i suoi sforzi e sbattimenti.
Bene… fin qui TUTTO chiaro?!
Se anche qualcosa ti sfugge non temete, torneremo su questo argomento quando affronteremo il discorso sugli archetipi.
Intanto…

Esercizio n. 2 = Prendi “Il Signore degli Anelli” ed individuate l’obiettivo di Frodo (facile, no?) e la sua posta in gioco.
Se non hai mai letto/visto “Il Signore degli Anelli” fai questo esercizio con “Ritorno al Futuro” che avrai certamente visto, vero?!

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